Diamicron

D: Buongiorno.

Ho 50 anni e da Gennaio mi è stato diagnosticato il diabete tipo 2.

Attualmente la mia cura consiste in una compressa di Diamicron 30 al mattino e una compressa di Metformina Teva da 850 prima dei pasti.

I miei valori di glicemia al mattino variano da 95 a 110, alla sera sempre sotto i 90.

L’esame del glucosio glicato  ha dato un valore di 7.00.

Volevo chiederle se l’assunzione del Diamicron alla lunga può danneggiare la parte buona del pancreas rimasta, ed eventualmente la cura con la sola metformina è attuabile.

Oltre dalla sua esperienza normalmente quanto tempo la cura sostenibile può essere quella a base di farmaci orali.

In attesa di un cortese riscontro invio cordiali saluti.

                         F. F.

 

R: Buongiorno,

da quanto mi riferisce la cosa vanno parecchio bene.  Se al prossimo controllo l’emoglobina glicosilata fosse sui 6.5% (o minore) oppure dovesse riscontare spesso valori di glicemia capillare (quella che si misura a casa con il glucometro) sotto i 70 mg/dl di glucosio, le consiglio di provare a ridurre il diamicron a ½ pastiglia.  

Se fosse possibile eliminare il diamicron, migliorando la dieta ed aumentando la attività fisica, sarebbe effettivamente meglio per il futuro delle cellule che secernono insulina.  
A questo riguardo le consiglio di discutere con il suo diabetologo la possibilità di aggiungere alla terapia con metformina il farmaco “exenatide” (nome commerciale byetta) che deve essere iniettato sotto cute ma che è il più promettente per quanto riguarda la possibilità di proteggere le cellule beta pancreatiche del suo pancreas e mantenerle il più a lungo vitali.

Cordiali Saluti.

 

 

Dott. Alberto M. Davalli
Diabetologo – Endocrinologo
Istituto Scientifico H San Raffaele
Milano