Diabete in Pillole – La durata d’azione delle insuline

1. Le insuline si classificano in base alla loro durata d’azione, e si va dalle rapide, alla lenta o ultralenta, passando per gli analoghi rapidi e quelli lenti, ormai quelli usato dalla stragrande maggioranza dei pazienti in terapia multiiniettiva.
2. Un analogo rapido entra in circolo 20-30 min dopo l’iniezione, ha un picco a circa 1 ora e una durata variabile a seconda di età e peso del soggetto, mediamente 2-3 ore, ma con code anche a 4-5 ore.
Un analogo lento dovrebbe (ma in realtà non è cosi) avere un andamento costante, entra in circolo dopo circa un’ora dall’iniezione, raggiunge il suo massimo dopo un paio d’ore e mantiene la sua attività (o la dovrebbe mantenere) per 12, 18, 24, 36 ore a seconda della tipologia.
3. Ma siamo sicuri che sia sempre così? Beh la risposta è piuttosto semplice, ed è no.
Un conto è ciò che si osserva in laboratorio o nelle cosiddette condizioni ‘in vitro’. Altro è ciò che succede nella realtà.
4. E la realtà ci dice che (almeno questo è il mio parere basato sull’esperienza dei miei pazienti) esiste un solo tipo di basale che dura realmente 24 ore, nemmeno sempre, ma quasi sempre, e sicuramente non le 36 ore “sbandierate”.
Le altre basali, durano si e no 12 ore e vi è la necessità, salvo rare eccezioni (bambini piccoli, pazienti molto vicino all’esordio, o soggetti con elevata insulino-sensibilità) di somministrare queste basali ogni 12 ore.
5. In quei casi in cui la durata d’azione (la ‘lunghezza’ dell’insulina, se così possiamo dire) si avvicini alle 18-24 ore, è mio parere che sia meglio somministrare questa insulina al mattino, momento della giornata con maggiore richiesta metabolica, che non alla sera. Ma ricordiamoci sempre, se la coperta è corta, dove la tiro la tiro, qualche parte del corpo resta scoperta.
Dr Andrea Scaramuzza
Responsabile Endocrinologia, Diabetologia & Nutrizione Pediatrica presso ASST di Cremona