Che confusione! Ma i sanitari cosa sono?

Ci stiamo chiedendo da tempo cosa sono e a cosa servono i sanitari, sono persone che lavorano nella sanità, magari con laurea in medicina, o sono sistemi di porcellana, più o meno pregiata, che arredano i servizi igienici.

Fatecelo sapere NEI FATTI.

Il 2007 per i diabetici è iniziato nel modo peggiore possibile, con l’indicazione numerica dei presidi che di fatto sottolinea l’ignoranza della malattia e l’ennesimo tentativo di evitare la sua cura. Recita la “Deliberazione della Giunta Regionale n° 44/20 del 25.10.2006: diabete di tipo 1 (.) quantitativo massimo prescrivibile: 50 strisce al mese; detto quantitativo potrà essere elevato fino ad un massimo di ulteriori 75 strisce al mese esclusivamente in presenza di eccezionali e comprovate esigenze di autocontrollo glicemico e limitatamente ai periodi di controllo strettamente necessari;(.)”. Questo equivale ad una vera e tangibile condanna a morte per i diabetici (bastano gli omicidi del 2006) in un Paese che si è recentemente e fortemente schierato, contro questo tipo di condanne senza appello. 50 strisce sono meno di due al giorno mentre mediamente il diabetico di tipo 1 fa 4 insuline al giorno che devono essere accompagnate ognuna da almeno 1 controllo glicemico.

Se risparmio deve essere, proponiamo di risparmiare sui glicemologi e di dedicare le economie disponibili alla vera cura del diabete, che è una malattia cronica e per sua natura richiede l’autogestione. Autogestione significa stretta collaborazione fra paziente e medico, che porta poi ad un risparmio su tutta la sanità regionale, che non dovrà spendere enormi risorse per curare complicanze assolutamente evitabili nei diabetici.

Se si vuole risparmiare vite e spese sanitarie, bisogna andare oltre il percorso terapeutico previsto annualmente dallo specialista. Per essere utile l’incontro bimestrale con il medico, che prescrive farmaco e strisce reattive, questo deve essere anche un momento di prevenzione e cura che porterà alla prescrizione del giusto farmaco e del numero corretto di strisce reattive per quella persona.

Il sistema sanitario sardo combatte il diabete con i CAD cioè Centro Anti Diabetico. E’ un errore di terminologia o si vuole eliminare il diabetico? Nei CAD lavora un esercito di sanitari ben pagato da tutti, che non serve per prevenire il diabete e meno ancora per curarlo. Mandateli in corsia a curare le malattie in acuto vista l’incapacità a curare malattie croniche come il diabete.

Che tipo di sanitari sono inoltre, i medici di medicina generale che ancora oggi rifiutano i pazienti diabetici perché aspettano ordine dal loro sindacato per prescrivere su ricetta rosa, 6 all’anno una ogni due mesi, il farmaco e i presidi: striscette reattive, aghi pungidito, sistemi di infusione per l’insulina. Dove sono il giuramento di Ippocrate, il loro codice deontologico e l’aggiornamento con i famosi ECM pagati da tutti?

Siamo certi che nessuna persona al mondo si ammala per ordine sindacale, ma ai SANITARI questo sfugge.

Siamo consapevoli che molti sanitari veri medici, sono vittime di questo sistema. Per cui il nostro proposito per il 2007 sarà quello di essere pazienti in quanto malati e non pazienti per sopportare il poco professionale comportamento di persone con laurea in medicina, padri di questo sistema che intendiamo perseguire.

 

Cordiali saluti

Michele Calvisi

 

P.S. per lunedì mattina, 8 gennaio 2007, l’Assessore Dott.ssa Nerina Dirindin ha convocato una riunione con le organizzazioni di volontariato sarde che si interessano di diabete. Confermando ancora una volta la Professionalità e la grande Umanità che La distingue. Grazie

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