Categoria: Il diabete tipo 2

Il trattamento precoce rallenta la progressione delle complicanze

Le ben note complicanze croniche del diabete, retinopatia, neuropatia, nefropatia e macroangiopatia rappresentano la maggiore preoccupazione del paziente e la più comune sensazione di fallimento per il medico. Associare tuttavia il diabete esclusivamente all’avere o non avere una complicanza potrebbe essere un errore. Si rischia di focalizzare l’attenzione esclusivamente sulla

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Caso incretine. L’Ema assolve la terapia per il diabete di tipo 2

Il dubbio che le terapie incretino-mimetiche potessero essere collegate all’insorgenza di cancro al pancreas e di altre patologie gravi era stato instillatodue mesi fa da un’inchiesta del British Medical Journal eChannel 4, basata su diversi studi indipendenti che mettevano in discussione le ricerche delle case farmaceutiche che producono i farmaci stessi. A seguito

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Diabetici anziani. Aumenteranno di 1 mln entro dieci anni. È allarme socio-sanitario

Un paziente diabetico over 65 su 10 ha nel corso dell’anno una crisi ipoglicemica grave che, nel 63,5% dei casi comporta un ricovero in ospedale, con un costo medio per ricovero di 3500 euro. Questo è uno dei dati più significativi emersi dallo studio Hysberg, condotto dall’Italian barometer diabetes observatory

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Diabete tipo 2, dimagrire non basta per ridurre il rischio cardiovascolare

La semplice perdita di peso, da sola, non è sufficiente a ridurre il rischio di eventi cardiovascolari nei pazienti adulti con diabete di tipo 2 (DT2) obesi o in sovrappeso. È questo il verdetto dello studio Look AHEAD, uno studio multicentrico randomizzato appena presentato al congresso dell’American Diabetes Association  (ADA),

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DT2, dulaglutide meglio di exenatide, metformina e sitagliptin nel controllo glicemico

Il trattamento con dulaglutide, agonista ad azione prolungata del recettore del GLP-1, sviluppato da Eli Lilly come trattamento in monosomministrazione settimanale per il diabete di tipo 2, si è dimostrato superiore al placebo e a exenatide, metformina e sitagliptin nel ridurre i livelli di emoglobina glicoata (HbA1c) in tre studi

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Diabete: nuova insulina degludec migliora la qualità di vita e riduce le ipoglicemie

L’insulina degludec ha dimostrato di migliorare significativamente il benessere fisico e la qualità di vita della persona con diabete di tipo 2, rispetto all’insulina glargine.Nello stesso studio, oltre ad una migliore qualità di vita, rispetto all’insulina glargine, l’insulina degludec ha ridotto il tasso di ipoglicemie notturne del 43% (p<0.01). Sono questi

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