Bari: 13 dicembre 2008, donazione d’organi, cellule e tessuti

Cara Daniela, volevo informarti che ieri 13 dicembre a Bari, in una delle più belle e prestigiose aule universitarie del Policlinico, l’aula magna De Benedictis, si è tenuta una importante manifestazione sulla cultura della donazione degli organi, cellule e tessuti.

Questa manifestazione è stata organizzata dal Rotary Club di Puglia e Basilicata, e sono intervenuti tra i tanti, i prof. più famosi ed illustri dell’accademia barese.

Giusto per citarne qualcuno (mi scuso con chi non ho nominato), parliamo del prof. Schena (nefrologia e trapianti nonchè coordinatore regionale Puglia trapianti d’organo), del prof. Selvaggi (chirurgia gen e trapianti rene), prof. De Luca (cardiologia e trap.), prof Memeo (chirurgia trap. di fegato), prof. Caputi (gastroenterologia, trap. di fegato e follow up trapiantati di fegato), prof Sborgia (trap. di cornea), medici della clinica ostetrica diretta dal prof.Boscia (per quanto riguarda l’estrazione del sangue del cordone ombelicale e la successiva conservazione delle cellule staminali prodotte).
Insomma un incontro ai massimi livelli di personalità nel campo medico e chirurgico.

E’ stata l’occasione per capire cosa bolle in pentola per la sanità meridionale, ed in particolare di quella pugliese. I politici ed amministratori intervenuti, ci hanno informato dei prossimi traguardi, di cui avremo modo di usufruire, e non “tra non si sa quando”, ma da subito e cioè dall’inizio del prossimo anno.

Tutti i docenti sono stati daccordo nel ribadire che ancora molto c’è da fare riguardo alle donazioni e alla cultura da inculcare nella popolazione rispetto a questo problema. Però già qualcosa di concreto si è fatto, come ad esempio la realizzazione di salette di accoglienza nei più grossi ospedali di zona (al momento ne sono state aperte 5), per invitare i parenti dei probabili donatori ad accettare di espiantare gli organi dei propri cari in morte cerebrale.
Questa è una grande conquista (grazie alla meravigliosa e stupenda opera del nuovo presidente dell’AIDO di Bari, Vito Scarola), ma come detto prima c’è tanto, tantissimo ancora da fare.

Durante questa manifestazione ho avuto modo di esprimere la mia testimonianza di trapiantato.
L’emozione è stata tanta, anche perchè ho dovuto parlare subito dopo l’intervento del prof. Selvaggi. E’ stata colta dal moderatore nonchè presidente, prof Berardi, l’occasione data dal precedente relatore, della notizia ufficiale dell’istituzione della equipe medica e dell’U.O. che effettuarà, anche da noi a Bari, i trapianti di rene-pancreas. Partiranno anche questi tra pochissimo, ed ho espresso il mio apprezzamento per questa magnifica notizia.

Ho letto un brano della mia lettera inviata più di due anni fa al “Portale Diabete” subito dopo il trapianto, e del quale ho citato il nome come riferimento di tanti diabetici e trapiantati.

Ho parlato di come si vive la malattia, di quanto sia difficile mantenere i valori della glicemia a livello quasi normale per non incorrere subito nelle complicanze, oltre al perchè ed al come si approcciano le persone ad eseguire l’intervento del trapianto dopo tanti anni di sofferenze. Ho detto come vivo oggi, la condizione fisica e psichica a cui mi approccio nella vita quotidiana. Insomma della mia nuova seconda vita, e dell’estrema riconoscenza a chi mi ha donato gli organi.

Ho letto di ciò che si prova dopo aver dato l’assenso all’espianto degli organi di un proprio caro deceduto, e rimarcato che pur nell’estrema sofferenza per la scomparsa immatura di un figlio/a, marito o moglie che sia, esiste in queste persone la consapevolezza che chi non c’è più, ha dato la possibilità di rinascere a tante persone.

Inoltre, queste persone, dopo un pò di tempo cercano di sapere, non chi siano stati i riceventi degli organi del proprio caro, ma di come stanno e se gli interventi chirurgici sono andati a buon fine. Ecco è questa l’unica consolazione che rimane a chi cerca tutti i giorni il proprio caro e non lo trova.

Ho avuto un solo rimpianto, e cioè di non aver notato ed ascoltato nessun diabetologo.
Probabilmente avevano impegni più importanti, ma visto che anche in Puglia si iniziano i trapianti combinati di rene-pancreas, sarebbe stato interessante sentire il parere e le considerazioni in merito a questa notizia, oltre ad esprimere e supportare, con un contributo professionale, la causa per cui eravamo li riuniti (sarebbe bastata soltanto la presenza di qualche medico del reparto di endocrinologia).

Non ti sommergo di tutte le altre notizie che sono state date, anche se di notevole rilevanza medica, ma la sensazione che ho avuto è stata di enorme soddisfazione e di grande gioia per questo emergente modo di voler migliorare le cose da parte di tutti i presenti.

Questa è la politica che si vuole vedere tutti i giorni, questi sono gli uomini che ci devono indirizzare sul cosa fare e cosa non fare senza avere interessi di parte, che si assumono gli onori e gli oneri della vita sociale di una comunità; che il primo scopo è quello di far crescere la conoscenza dei diritti e doveri di ogni cittadino, dando esempio di comportamento etico ed umano esemplare.

La mia speranza è che tutto si avveri, e di questo non ho dubbi, ma soprattutto che il mondo, i bambini di oggi e di domani abbiano una strada di vita segnata dalla generosità per gli altri, e che finalmente si possano sconfiggere malattie che ti prendono dal profondo dell’animo, per poi consumarti pian piano come una candela accesa nel corpo.

Pino Grimaudo

 

 

 

14 dicembre 2008