Arance: creato un super succo con il gene delle rosse di Sicilia

Hanno provato a farle crescere in Giappone, Sudafrica, Iran, Florida, Brasile. Ma con risultati poco soddisfacenti. Stiamo parlando delle arance rosse di Sicilia, il cui terreno d’elezione è intorno all’Etna (soprattutto alcuni comuni in provincia di Siracusa e Catania). Solo lì, infatti, c’è la combinazione ideale di sole, giornate soleggiate e fredde, e notti tiepide che le fa maturare nel modo giusto. Grazie a tutto ciò, le arance rosse siciliane, a differenza di quelle bionde, contengono particolari pigmenti, le antocianine, associati a una migliore salute cardiovascolare e a un rischio più ridotto di diabete, obesità e tumori (le antocianine si trovano in tutti i frutti rossi). Ora, scienziati norvegesi del John Innes Centre hanno identificato il gene che dà alle arance il pigmento rosso, e lo hanno chiamato Ruby. E hanno anche scoperto come manipolarlo e trasferirlo in altre arance che non siano quelle cresciute alle pendici dell’Etna. In natura, l’attività del gene Ruby all’interno del frutto viene stimolata dalle giornate con temperature fredde giusto prima del raccolto. «Ciò spiega perché le arance rosse coltivate altrove non contengono la stessa quantità di antocianine di quelle siciliane: non ci sono le condizioni climatiche adatte» ha detto Cathie Martin, che ha condotto lo studio al John Innes Centre.

In seguito a questa scoperta, in un centro di ricerca spagnolo (a Valencia) si sta coltivando in maniera sperimentale un’arancia geneticamente modificata in modo che il gene Ruby sia attivato, e conferisca le stesse proprietà salutari dei tarocchi di Sicilia. Il raccolto è atteso per fine anno. Se la spremuta si dimostrerà all’altezza, si potrà estendere la produzione a Spagna e Brasile.

 

 

da Panorama.it