“Allungare assistenza pediatrica fino ai 18 anni”

“Il pediatra è un punto di riferimento fondamentale per la salute e la crescita dei bambini, garante e tutore del benessere individuale del minore. Quello di famiglia deve avere in carico il bambino da 0 a 18 anni, perché con il suo contributo professionale affianca la famiglia sempre, promuove la prevenzione, conosce le problematiche della crescita di ogni bimbo, e il mondo familiare e sociale che lo circonda”. E’ questo il messaggio che arriva dal Congresso organizzato a Corigliano Calabro dalla Fimp (Federazione Italiana dei Medici Pediatri) per bocca di Graziella Sapia, segretario provinciale Fimp Cosenza.

“La nascita, l’infanzia, l’adolescenza con tutto ciò che comporta in termini di tutela della salute del minore è e dovrà sempre più – secondo Sapia – continuare ad essere ad appannaggio del pediatra per il benessere fisico e psichico degli assistiti. Il pediatra del nuovo millennio è chiamato ad un compito molto delicato che va oltre la cura, perché investe anche gli aspetti psicologici e sociologici, diventando punto di riferimento fondamentale per tutta la famiglia”.

“No”, quindi, “alla proposta recentemente avanzata da qualche tecnico delle Regioni in sede di rinnovo del Patto per la Salute di limitare l’assistenza pediatrica ai 6 anni”, “non può che essere fermamente rigettata”. Secondo Sapia la fascia di età per la cura dei minori va, semmai, allungata allineandosi così alla Convenzione internazionale dei diritti dell’infanzia che affida al pediatra le cure dei giovani fino a 18 anni.

Questo, però, significa anche più aggiornamento professionale, “in costanza di una società che cambia sia sotto il profilo sociale sia sotto quello epidemiologico. Si evolvono non solo ‘usi e costumi’ di un Paese, ma anche le problematiche di salute pubblica e le richieste di assistenza”, sottolinea Sapia, secondo la quale “il riordino delle cure primarie pediatriche deve dar vita ad un sistema sempre più incentrato sul piccolo paziente per far fronte ai suoi reali bisogni di salute”.

Nei prossimi giorni, il Congresso Fimp vedrà gli interventi di molti esperti della pediatria, come Alberto Ugazio (Presidente Sip), Vito Miniello, Marzia Duse e Chiara Azzari – per affrontare temi che spaziano tra le diverse aree della medicina: dermatologia, audiologia, neuropsichiatria infantile, alimentazione e gastroenterologia, rotavirus e pneumococco, pneumologia e allergologia, al fine di confrontarsi e fare il punto su alcune delle principali e attuali problematiche di salute legate all’infanzia. Ma non solo. “Il Congresso Fimp Cosenza – conclude Sapia – vuole essere anche l’occasione per rilanciare il ruolo sociale che il pediatra riveste. Oltre la sfera clinica, la pediatria è chiamata oggi più che mai a raccogliere la sfida di un nuovo approccio medico-paziente-bambino”.

 

 

da quotidianosanità.it