Le pillole del dr Andrea Scaramuzza: insulina inalabile per bambini e ragazzi con diabete tipo 1: i risultati promettenti dello studio INHALE-1

Oggi parliamo di un’innovazione che potrebbe cambiare la gestione quotidiana del diabete per molti bambini e adolescenti. Durante il congresso dell’American Diabetes Association 2025, sono stati presentati i dati dello studio INHALE-1, che ha messo alla prova l’efficacia e la sicurezza dell’insulina inalabile (Afrezza) su 230 giovani pazienti tra i 4 e i 17 anni.

Ma com’è andata? I risultati sono davvero incoraggianti!
1. A livello generale, lo studio ha dimostrato che l’insulina inalabile è non inferiore all’insulina rapida iniettabile nel controllo della glicemia a lungo termine (HbA1c). In parole semplici: su larga scala, funziona altrettanto bene!  Tuttavia, analizzando più a fondo i dati, emerge un quadro più variegato e interessante. Se da un lato il valore medio di emoglobina glicata nel gruppo “inalabile” è leggermente aumentato (da 8.22% a 8.41%), dall’altro si è visto che la risposta è molto individuale:
Il 15% dei ragazzi ha avuto un miglioramento significativo della propria glicata (di almeno 0,5 punti).
Il 29%, invece, ha visto un peggioramento.
Questo ci insegna una cosa fondamentale: non è una soluzione adatta a tutti, ma per alcuni può rappresentare un miglioramento sostanziale!
2. Ma i benefici non finiscono qui. I ricercatori hanno osservato due vantaggi molto importanti: meno aumento di peso: I partecipanti che usavano l’inalatore hanno mostrato un aumento di peso significativamente inferiore rispetto al gruppo che usava le iniezioni. Un dato non da poco, specialmente in età evolutiva. ⚖️
3. Soddisfazione alle stelle!  Sia i ragazzi più grandi che i genitori dei bambini più piccoli hanno riportato un livello di soddisfazione per il trattamento nettamente superiore. Come ha detto il Dr. Michael Haller, uno degli autori: “Non si tratta solo di risultati glicemici; si tratta anche di dare alle persone un senso di controllo sulla propria malattia e una scelta su come gestirla”. Un pensiero potentissimo!
4. Ci sono degli aspetti da considerare? Certo, e sono cruciali. Un dosaggio diverso: Le unità di insulina inalata non sono equivalenti a quelle iniettate! Nello studio, la dose finale di insulina inalabile era quasi il triplo rispetto a quella iniettata. Questo perché il farmaco agisce molto rapidamente ma viene anche eliminato in fretta, richiedendo quindi un “rodaggio” per trovare la dose giusta, spesso con più somministrazioni durante la giornata.
5. Effetti collaterali: L’effetto più comune è stata una tosse lieve e transitoria, ma lo studio ha confermato che non ci sono stati impatti negativi sulla funzione polmonare. La sicurezza, quindi, è un punto forte.
Cosa ci riserva il futuro?
Attualmente l’insulina inalabile non è approvata dalla FDA o da EMA per l’uso pediatrico, ma dati come questi potrebbero presto cambiare le cose. Immaginate cosa potrebbe significare per un bambino a cui è appena stato diagnosticato il diabete poter gestire i pasti con un semplice inalatore anziché con molteplici iniezioni. Una vera svolta psicologica e pratica!
È una notizia che ci riempie di speranza e dimostra come la ricerca non si fermi mai nel cercare soluzioni che migliorino non solo la salute, ma anche la qualità della vita.
Fonte: Articolo “Inhaled insulin safe, effective for children with diabetes” di Michael Monostra, pubblicato su Healio.

 

 

Dr Andrea Scaramuzza Responsabile Endocrinologia, Diabetologia & Nutrizione Pediatrica presso ASST di Cremona

 

 

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