Le pillole del dr Andrea Scaramuzza: Una Nuova Frontiera Contro il Diabete di Tipo 1: Cellule ingegnerizzate potrebbero eliminare i farmaci anti-rigetto.

Per chi vive con il diabete di tipo 1, il corpo attacca e distrugge le proprie cellule che producono insulina. Una soluzione promettente è il trapianto di queste cellule (isole pancreatiche) da un donatore, o di cellule staminali ingegnerizzate in laboratorio, ma c’è un ostacolo enorme: il rigetto. Per evitarlo, i pazienti ad oggi devono assumere per tutta la vita farmaci immunosoppressori, che hanno effetti collaterali pesanti e aumentano il rischio di infezioni e altre patologie.

E se potessimo proteggere le cellule trapiantate senza sopprimere l’intero sistema immunitario?
È l’idea alla base di un nuovo, rivoluzionario studio della Cornell University. I ricercatori hanno ingegnerizzato delle speciali “cellule guardia del corpo” (chiamate eMSC). Queste cellule vengono mescolate con le isole pancreatiche prima del trapianto. Il loro compito è straordinario: una volta impiantate, rilasciano segnali specifici (le proteine PD-L1 e CTLA4-Ig) che agiscono come un “lasciapassare” per il sistema immunitario. In pratica, creano una bolla di tolleranza immunologica solo intorno al trapianto, dicendo alle cellule T (i “soldati” del nostro sistema immunitario): “Tranquille, queste cellule sono amiche, non attaccate!”.
I risultati, per ora su modelli animali, sono incredibilmente promettenti. Mentre le isole trapiantate da sole venivano rigettate in circa 14-20 giorni, quelle accompagnate dalle cellule “guardia del corpo” sono rimaste funzionali per oltre 100 giorni, il tutto senza l’uso di alcun farmaco immunosoppressore. L’effetto è risultato essere strettamente locale, proteggendo solo il sito del trapianto e lasciando il resto del sistema immunitario perfettamente funzionante per combattere le vere minacce.
Questa tecnologia, se confermata sull’uomo, potrebbe rappresentare una vera e propria svolta. Renderebbe il trapianto di isole un’opzione terapeutica molto più sicura e accessibile, liberando i pazienti dalla schiavitù dei farmaci anti-rigetto e migliorando drasticamente la loro qualità di vita. Un passo avanti significativo verso una cura funzionale per il diabete di tipo 1.
Di questo e molto altro parleremo domani sera, 29 giugno alle 18:30 con Francesca Ulivi e Federico Bertuzzi nello speciale de ‘La domenica della ricerca’, dedicato al congresso #ADA2025 e alle terapie cellulari!

Fonte: Nature Communications, Volume 13, Articolo numero 7142 (2022).

 

 

Dr Andrea Scaramuzza Responsabile Endocrinologia, Diabetologia & Nutrizione Pediatrica presso ASST di Cremona

 

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