Le pillole del dr Andrea Scaramuzza: La tecnologia che migliora la vita vale il suo costo? Uno studio finlandese dice si.

I nuovi sistemi di microinfusione automatica di insulina (AID), noti anche come “pancreas artificiale”, stanno rivoluzionando la gestione del diabete di tipo 1. Offrono un controllo glicemico superiore ma hanno un costo iniziale più elevato. La domanda è: questo investimento si ripaga in termini di salute e qualità della vita a lungo termine? Uno studio finlandese appena pubblicato, basato su dati reali di pazienti adulti e pediatrici, ha fatto i conti. Ecco cosa ha scoperto.

1. Miglior controllo glicemico e meno emergenze. Gli utenti dei sistemi AID hanno mostrato una riduzione significativa dell’emoglobina glicata (HbA1c), l’indicatore chiave del controllo del diabete. Nello studio, questo si è tradotto in una drastica diminuzione degli episodi di ipoglicemia grave e di chetoacidosi che richiedono un ricovero.
2. Più anni di vita in buona salute. L’analisi ha stimato che, su un orizzonte di 50 anni, l’uso della tecnologia AID porta a un guadagno di ben 2,3 anni di vita vissuti in piena salute (QALYs) per ogni paziente rispetto alle terapie con microinfusore tradizionale e sensore (CSII+CGM). Un risultato straordinario che quantifica il miglioramento della qualità della vita.
3. Meno complicanze a lungo termine
Grazie al miglior controllo glicemico, i sistemi AID riducono l’incidenza e ritardano l’insorgenza delle temute complicanze croniche del diabete, come problemi a occhi (retinopatia), reni (nefropatia) e ulcere.
4. Conveniente per il sistema sanitario nel lungo periodo. Sebbene il costo iniziale del dispositivo sia maggiore, i risparmi ottenuti grazie alla prevenzione delle costose complicanze e dei ricoveri rendono la tecnologia AID un’opzione altamente costo-efficace. In pratica, i benefici per la salute giustificano ampiamente la spesa nel lungo periodo.
5. Basato su dati dal mondo reale. A differenza di studi basati solo su trial clinici, questa ricerca ha utilizzato dati reali di 336 pazienti (bambini e adulti) seguiti in un ospedale finlandese. Questo rende i risultati particolarmente solidi e rappresentativi della vita di tutti i giorni con il diabete.
In conclusione, questo studio fornisce una forte evidenza scientifica che investire nelle tecnologie AID non solo migliora drasticamente la salute e la qualità della vita delle persone con diabete di tipo 1, ma è anche una scelta sostenibile per i sistemi sanitari.
Fonte: Vallivaara, H. L., et al. (2025). Long-term health economic evaluation of automated insulin delivery system compared with continuous subcutaneous insulin infusion pumps and CGM in a real-world setting in Finnish paediatric and adult individuals with type 1 diabetes. Diabetes, Obesity and Metabolism.

 

Dr Andrea Scaramuzza Responsabile Endocrinologia, Diabetologia & Nutrizione Pediatrica presso ASST di Cremona